Harvey Foster - Time Lapse

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    Harvey Foster

    Nome:
    Harvey

    Cognome:
    Foster

    Nickname:
    Time Lapse

    Data di Nascita:
    21 Giugno

    Età:
    27 anni

    Città di Provenienza: Londra, Inghilterra

    Potere X: Manipolazione del tempo
    Harvey è capace di controllare il tempo a propio piacimento, tuttavia ciò ha comunque diverse limitazioni oltre ad affaticare notevolmente il suo corpo a seconda di quanto utilizza il suo potere o a seconda della complicatezza di uno o più dei suoi aspetti. In particolare è in grado di accelerare e decelerare, se non propio fermare, il tempo il che gli da la possibilità di spaziare tra diverse opzioni le quali sono:
    - Accelerare il tempo intorno a se(funziona solo su di lui), permettendogli di muoversi a supervelocità tanto che a un occhio esterno sembri teletrasportarsi.
    - Curare il propio corpo o quello degli altri controllando il tempo sulla parte colpita.
    - Accelerare(o inversamente decelerare) la crescita e la vita delle persone(ciò funziona anche su se stesso, quindi volendo potrebbe ringiovanirsi o invecchiarsi)... tuttavia quest'ultima viene usata molto raramente perchè non ne va particolarmente fiero e, in fondo, un pò lo spaventa. E se, per qualche motivo, è costretto a usarlo lo fa solo per indebolire l'altro seppur gli ridia sempre il tempo rubato lasciando la vittima giustamente un pò stanca e confusa. Si è sempre rifiutato per la propia morale di uccidere qualcuno in questo modo... e sinceramente difficilmente ammazzerebbe qualcuno o qualcosa nemmeno in altri modi.
    Il fatto di avere a che fare col tempo inoltre ha reso l'invecchiamento del suo corpo ben più lento del normale e ciò ne fa dedurre che dovrebbe avere una naturale aspettativa di vita ben più alta di quella di un normale essere umano. Inoltre se si considera anche la possibilità di un ringiovanimento di tutto il suo organismo egli potrebbe vivere ancor di più come a bloccare la sua esistenza in un età predefinita nonostante lo scorrere degli anni facendo diventare egli stesso una sorta di paradosso. Tuttavia però non si sa se tutto ciò possa avere un ipotetica fine ma di certo egli non è immune al poter essere ucciso, specialmente di colpo, in modo che non possa avere il tempo o la forza per tentare di guarirsi.
    Per quanto riguarda ipotetici viaggi nel tempo, seppur possa andare minimamene nel passato e nel futuro(come per la guarigione e per il ringiovanimento e invecchiamento degli organismi) non pare esserne in grado e se glielo si chiede spesso afferma ironicamente che il suo corpo non potrebbe mai reggere uno sforzo del genere perchè non è un TARDIS umano. Ovviamente il suo soprannome, Time Lapse, deriva propio dal suo potere.

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    Storia:

    Era propio la notte di mezza estate quando un Harvey nato da poche ore venne trovato davanti all'ingresso di un orfanotrofio di Londra. E fu propio in quell'edificio della capitale britannica che il giovane mutante passò la sua infanzia, un infanzia abbastanza difficile visto la quantità di ragazzini diversi con cui fu costretto a crescere, oltre a dover dire addio a diversi suoi amici che man mano vennero adottati mentre lui era sempre lì, ad aspettare, perchè probabilmente c'èra sempre qualcosa che convinceva dei possibili genitori adottivi a non prenderlo, talvolta neppure in considerazione. Passavano direttamente oltre senza neppure dargli un opportunità... eppure era sempre tanto bravo. Per quanto riguardava le tre sorelle che gestivano il luogo erano severe ma giuste, ed ovviamente anche se non potevano dare il giusto affetto ai marmocchi di cui si occupavano ci tenevano a mantenere un adeguato grado di vivibilità e serenità all'interno dell'edificio. Tutto filò sempre abbastanza bene, certo ogni tanto insorgeva qualche problemino ma niente degno di nota, e gli anni passarono così almeno finchè i poteri di Harvey non iniziarono a mostrarsi... a quel punto sì che iniziarono i problemi. La prima volta fu quando aveva dieci anni, la gestrice che si occupava della loro educazione stava spiegando qualcosa quando con fare annoiato gli occhi del piccolo inglese si puntarono sull'orologio che era attaccato al muro e, in quel momento, non potè propio evitare di pensare a quanto sarebbe stato bello che quelle maledette lancette si muovessero più in fretta. Ed ecco che pochi attimi dopo quest'ultime fossero propio lì a segnare la fine della lezione. Harvey ne rimase abbastanza stranito così come tutti gli altri presenti che ingenuamente pensarono che il tempo fosse passato più in fretta del solito. Dopo quello avvennero più o meno frequentemente altri episodi del genere ma nessuno si accorse veramente della situazione fin quando durante una litigata con un altro orfano un pò troppo pieno di se egli finì per immobilizzarlo là davanti a lui, e non solo... anche davanti agli occhi di molti altri. Il bambino rimase a fissare ciò che aveva fatto sconvolto, per un attimo pensò che fingesse, tentò anche di convincere i presenti che l'altro stesse recitando ma in realtà tutti avevano visto benissimo e rimasero naturalmente spaventati. L'unica gestrice presente al momento, forse colta dal panico, iniziò a urlargli contro. Fortunatamente preso dallo spavento riuscì a rilasciare il tempo attorno all'altro bambino sbloccandolo e cercò di giustificarsi dicendo la verità, ovvero che non sapesse cosa fosse successo. Ma la donna inviperita da quella pericolosa stranezza inaspettata non volle sentire ragioni, prese con la forza Harvey e lo rinchiuse in una stanza... solo dopo però si accorse oltre a essere un pò intontita e stanca di apparire un pò più vecchia di prima. Inutile dire che quella fu la goccia che fece traboccare il vaso, così da quel giorno il ragazzino venne cautamente tenuto rinchiuso perchè ritenuto un vero e propio pericolo, non importa quanto si facesse sentire urlando e sbattendo le mani o varie cose contro la porta. Nessuno sarebbe venuto ad aprirgli... eccetto per portargli i pasti. Il suo primo giorno di reclusione, poco dopo essere stato sbattuto lì dentro, prese infuriato un fiore che si trovava in un vaso su un comodino della stanza per poi vederlo davanti ai suoi occhi chiudersi e aprirsi per diverse volte molto velocemente, a ripetizione, fino a divenire polvere nella sua mano. Terrorizzato fece un passo indietro lasciando cadere a terra ciò che rimaneva della pianta. "Non sono un mostro. Non sono un mostro. Non sono un mostro. vero? No, ci dev'essere sicuramente una spiegazione." Questo era ciò che si ripeteva Harvey ogni giorno per tentare di non impazzire in quella condizione. E tutto andò avanti così almeno fino alla sera del giorno in cui decise di agire, doveva scappare. Dove non lo sapeva, ma avrebbe trovato un modo. Aprì la finestra, si affacciò ma il terreno si trovava almeno a uno o due piani sotto di lui. Maledetta palazzina, come avrebbe fatto a scendere? In quella stanza non c'èra neppure un qualcosa da poter usare come corda! Così si osservò attorno, era intelligente e avrebbe senz'altro trovato una soluzione. Non conveniva fare azioni avventate perciò attese qualche giorno per tentare di capire cosa potesse fare e quindi quanto rischiare. Si era accorto che avesse un qualcosa che centrasse col tempo perciò forse avrebbe potuto rallentare la caduta? Così dopo aver saltato diverse volte giù da una sedia e qualche mobile ed essere finito il più delle volte faccia a terra a un certo punto riuscì a rallentare il tempo su di lui e avere una caduta così lenta da permetergli di adagiarsi senza dolori al suolo. Valeva la pena rischiare? Sì, anche perchè non aveva altre alternative oltre a sperare che il suo piano funzionasse. Così si buttò giù dalla finestra, anche se solo all'ultimo riuscì a rallentare la velocità della caduta finendo così a rotolare illeso sul terreno. Una volta rialzatosi iniziò a muoversi tentando di non farsi vedere per poi scappare lontano tra le vie di Londra, era così preso a fuggire che quasi finì sotto un taxi il quale però inchiodò non appena lo vide con tanto di taxista che gli urlò appresso un "Vedi di stare più attento, piccolo pazzo!" mentre quello continuò a fuggire dall'apparente nulla fino a inciampare su un povero e vecchio senzatetto. "Non mi tocchi, potrei ucciderla!" Gridò Harvey spostandosi di scatto per non farsi aiutare a tirarsi su. "Voi giovanotti siete sempre così pieni di fantasia, eh?" Commentò con una nota d'ironia il vecchio. "No no, è vero! Per favore mi creda, è per il suo bene! Non mi tocchi. Ok?" In quel momento Harvey sarebbe senz'altro sembrato un pò fuori di testa a chiunque ma l'uomo non fece una piega e rimase un attimo a osservarlo. "Va bene, ora calmati però. Come mai tutta questa agitazione?" Domandò l'anziano con tono pacato e rassicurante. "Vede, sono appena scappato da un orfanotrofio. Mi tenevano chiuso in una stanza, ho dovuto farlo. Per favore non mi riporti là." Spiegò con ancora un pò di preoccupazione addosso mentre l'anziano si limitò ad annuire con fare rassicurante e comprensivo. "Ora devo propio andare, non posso rimanere qui." Disse per poi riprendere la sua fuga. Anche il senzatetto però volle rendersi partecipe andando con lui e, stranamente, senza essere respinto da quest'ultimo. Alla fine i due riuscirono a nascondersi dentro un treno merci diretto per chissà dove, l'importante in quel momento era solo lasciare Londra in modo da far perdere le sue traccie. Il viaggio filò liscio grazie alla buona furtività del duo e, solo allora, seppero di essere arrivati a Portsmouth dove rimasero a vivere aiutandosi con piccoli furti e qualche occasionale spettacolo per strada. Quella persona che aveva avuto fiducia in lui e a cui si era affezionato però morì un anno dopo nel sonno e, apparentemente, di vecchiaia lasciando Harvey nuovamente solo. In riconoscimento per il suo aiuto almeno riuscì a trovare un prete di buon cuore che seppellì quel brav'uomo, quello avrebbe anche voluto ospitare il ragazzino ma Harvey sparì prima che potesse chiederglielo. Così, ferito dalla perdita, rimase un pò a vagare per la città vivendo ancor più alla giornata del solito. Alcune settimane dopo però fu propio lì che incontro Xavier il quale non solo gli diede finalmente la tanto agognata risposta a cosa fosse ma lo portò anche con se in America nella sua scuola creata apposta per quelli come lui. Lì finalmente potè trovare un pò di pace e, con pazienza, pian piano imparare a controllare una volta per tutte i suoi poteri. In seguito riuscì anche a trovare lavoro come detective private, senza dubbio un lavoro perfetto per un individuo misterioso come lui.

    ---------------


    In seguito allo scoppio del nuovo motivo di astio verso i mutanti, le azioni intraprese dal governo e la sparizione dei due esponenti dei suoi simili Harvey decise di entrare a far parte della Resistenza Mutante perchè stufo di quelle ingiustizie e fermamente convinto che egli sia già stato fin troppo tollerante per non avere nulla di buono in cambio. Tuttavia il ricordarsi del suo vecchio amico non può far che tornare ogni tanto qualche dubbio in lui, anche se attualmente ritiene egli fosse un eccezione. O forse era stato così buono perchè all'epoca era solo un bambino oppure il suo stato di povertà l'aveva reso ben più umile della maggiorparte della gente comune. Tuttavia si ripromise che se le azioni della resistenza dovessero farsi eccessivamente violente non ci penserà due volte a rimettere in dubbio la sua posizione.

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    Descrizione Psicologica:

    Harvey è un uomo dalla mente complessa, molto realista ma che allo stesso tempo non mette paletti a ciò che crede, calcolatore, furbo
    ed estremamente pensieroso. A primo impatto potrebbe apparire come un tipo piuttosto taciturno e misterioso, la tipica persona che
    non ama dar aria alla bocca ma parla solo quando lo ritiene più opportuno. E' un tipo calmo, forse anche troppo, tanto che il suo tono
    di voce è il più delle volte pacato anche quando gli capita di far uso di una lingua un pò più velenosa del solito, di sarcasmo o
    ironia. Tuttavia se si instaurerà un minimo di rapporto con lui ne verrà fuori un carattere un pelino più affabile e meno freddo e distaccato
    oltre a essere facilmente incline allo scherzoso. Quel che è importante sapere però è che Harvey non fa mai nulla senza avere un motivo oltre
    ad avere una sua personale e ben strutturata morale, non fossilizzata, ma comunque poco incline ai cambiamenti. Se ce ne sono dev'essere
    per un valido motivo altrimenti lui rimarrà dei suoi pareri, manterrà comunque un rispetto per quanto gli sia possibile, ma comunque scordatevi di avere la sua approvazione... a meno che egli non finga. E' un uomo che sta totalmente apposto con se stesso, che assolutamente non brama storie d'amore di alcun tipo, anzi le schifa del tutto, di tendenza anaffettiva ma che tuttavia nonostante la natura solitaria non disdegna la compagnia di buoni e fidati amici. Inoltre non ha alcun vizio(fumo, alcool ecc.), è vegano perchè rispetta la vita in ogni sua forma(e per questo
    l'uccidere non è una opzione a lui molto gradita) ed è sempre perfettamente controllato, fargli perdere le staffe è particolarmente difficile
    seppur non impossibile. Tra i suoi interessi maggiori spiccano il leggere, gli scacchi, il violino, il jogging e il passeggiare nella natura oltre ai misteri in tutte le loro forme.
    Descrizione Fisica:

    Harvey è un uomo alto intorno al metro e ottantatre e dal fisico particolarmente magro e slanciato. Il viso ovale, dalla pelle chiara è stretto e lungo con dei lineamenti abbastanza delicati. La fronte è spaziosa, il naso è stretto e dritto e le labbra sono sottili. Gli occhi dalla forma ovale hanno le iridi di un color verde chiaro. I capelli neri invece sono lisci e tenuti ordinatamente all'indietro in un taglio corto. Solitamente è un tipo che tiene ad apparire piuttosto in ordine visto che ritiene sia giusto farsi vedere in giro con un certo contegno. In particolare non è raro vederlo con vestiti più o meno eleganti come panciotti, cardigan, cravatte insieme a giacche di vario tipo(tra cui trench), sciarpe e berretti inglesi. Talvolta però può anche capitare che indossi qualcosa di più semplice come camicie, jeans o addirittura in abiti sportivi se lo si incontra durante il suo jogging quotidiano.
    Segni Particolari:

    - Apparentemente non ha nessun segno particolare, tanto che potrebbe benissimo passare inosservato a chiunque come un semplice cittadino come tanti altri.



    code by -Bad Wolf-



    Edited by Time Lapse - 27/6/2016, 06:25
     
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    [size=7]« Keep calm and take the time control. » [/size]</span>
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    Edited by Time Lapse - 2/7/2016, 03:45
     
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