Seth Clay

Name: Seth Surname: Clay

a.k.a. : Claymore -> Il termine in lingua inglese Claymore, derivato dal scoto-gaelico Claidheamh mòr "grande spada" o Claidheamh dha lamh "spada a due mani".

Age: 18 Dateofbirth: April/14 Birthplace: Alberta, Canada
actually in: Saint Stan

X-power: Emocinesi

Emocinesi: Facoltà psicocinetica che permette di controllare il sangue. Risulta legata al moto lunare e al magnetismo terrestre - in effetti sotto molti aspetti appare simile alla manipolazione psicocinetica dei metalli, forse a causa della presenza di ferro.
A scapito di un successivo lungo periodo di stanchezza, in cui per l'emocineta risulta molto difficile praticare, è possibile per quest'ultimo "muovere" un'intero corpo, applicando le proprie capacità sul sangue contenuto all'interno del corpo stesso. E' una pratica difficile e per molti versi poco piacevole per entrambe le parti in gioco.
Altre capacità dell'emocineta comprendono: manipolazione del sangue nello spazio - sia all'interno che all'esterno di un corpo, modificazione della densità di quest'ultimo (coagulazione e anti-coagulazione), alterazione della pressione, capacità di determinare il tasso di ferro contenuto.
Inoltre, la progressiva perdita di sangue influenza il progressivo innalzamento della forza, della determinazione e della rabbia del mutante, portandolo ad un'esasperazione degli istinti più primitivi, mortale per se stesso e inarrestabile per gli altri. Ma si tratta, questo, di un caso limite.
Il punto debole di un emocineta è l'elettricità: una volta ricevuta una scarica elettrica abbastanza "importante" è impossibile, per il mutante, praticare per alcune ore.

Clayblood:

Non è altro che una spada a due mani forgiata dal sangue di Seth.
Per richiamarla, la ragazza "slaccia" le garze che le fasciano la mano. Il sangue fuoriuscito si coagula attorno ad un cuore di metallo (il bossolo di un proiettile che, per qualche ragione, si trovava all'interno del suo corpo), mentre lungo il filo si raccoglie la maggior quantità possibile di ferro.
Malgrado l'enorme dimensione della lama, tra le mani di Seth l'arma sembra danzare. Risulta leggera per la ragazza, poichè composta del suo stesso sangue. All'apparenza fragile come vetro, la spada traslucida ha la stessa consistenza del ferro. Non può essere spezzata, in quanto controllata da Seth: per lei risulterebbe semplice, in qualsiasi momento, ricomporla o alterarne la consistenza.
E' una tra le tecniche più dolorose che Seth abbia appreso.

Background:

Al polso avevo un braccialetto medico che riportava solo un nome, Seth.
Di certo, non il mio.
Clay è un cognome che ho inventato per me stessa, perchè non sopportavo l'idea di essere Nessuno.

Mi sono risvegliata sul fondo di un crepaccio, i cani latravano lontani. Gocce rosse, simili a vino, restavano sospese a mezz'aria, sopra il mio corpo inerme. Non riuscivo a muovermi. Ricordo che stavo guardando il cielo. Era grigio. Ho pensato a due cose.
Quello è il colore dei miei occhi. Sono io che sto tenendo sollevato il sangue
E in quel momento è crollato, così come il silenzio. I cani erano così vicini.
Solo un battito di ciglia e delle bocche mi si sono avventate contro, i terribili canini d'avorio snudati. Il mio braccio si è sollevato. Le gocce sono diventati spine, e poi spilli, e poi frecce. Le frecce hanno ucciso due dei cani, l'altro è caduto ferito. Lo sentivo guaire a malapena. Il mio respiro accelerato copriva tutto il resto. Le urla degli uomini. Il guaito soffocato del cane.
E poi stavo correndo. Non ricordo come è successo. Ero in piedi e le mie gambe si muovevano veloci.
Mi faceva male il braccio, pensavo che l'osso fosse spezzato. Non potevo fermarmi a controllare. Ho corso per giorni, per notti, fermandomi solo per chiudere un attimo gli occhi. Prima attraverso il bosco. Poi lungo la statale. C'erano cartelli. Uno diceva CANADA, 27 MILES. Stavamo lasciando gli stati uniti.
Abbiamo passato la dogana, muovendoci sotto gli alberi. Io e i cani. Io e gli uomini in divisa. Non sono una bestia! avrei voluto urlare. Ma di certo non mi avevano scambiata per un orso. Sapevano che ne ero capace... di raccogliere il mio sangue e manipolarlo. Lo odiavo. Mi dava la nausea. Ma dovevo nascondere le mie tracce.
E' stato tre giorni dopo. Che è successo. Si.
Avevo perso l'orientamento. Me li sono trovata davanti. Come è potuto accadere? Quando? Non lo so. Li ho guardati negli occhi, sfidati. Loro lo hanno fatto con me. Silenzio teso. Uno degli uomini ha iniziato a ridere. Una trappola? Erano in due. Dov'era il terzo?
Dietro di me.
Non l'avevo sentito arrivare. Mi ha fulminata con il bastone taser prima che potessi fare... qualsiasi mossa. Stesa a terra ho provato a manipolare il sangue che stavo perdendo dal naso. Era così tanto sangue. Avrebbe potuto salvarmi. Avrei potuto creare quella spada disgustosa. E invece nulla.
Non è accaduto niente. E gli uomini in divisa hanno potuto trascinarmi via.
Dentro un furgone. Viaggio interminabile. Per poi gettarmi in cella.

Questo posto non mi piace. Non mi sento me stessa. Mi sento debole da molti giorni.
Con il ciclo qualcosa è cambiato, un miglioramento troppo piccolo, però. Riesco a malapena a spostare una singola, piccola goccia che ogni sera tiro fuori dal mio dito, a forza di mordere e strappare la carne. Ma non c'è verso. Sono queste luci maledette!
Mentre ero nel bosco avevo promesso che mai - mai - mi avrebbero presa. Ma mentivo. Mentivo a me stessa per nascondere la realtà dei fatti.Sono troppo debole. Qualsiasi cosa faccia da sola non ci riuscirò. E' improbabile. Ho davvero bisogno... di aiuto? Non mi lascerò spezzare da nulla, per quanto questo luogo si rivelerà infernale. Voglio andarmene. Lo desidero disperatamente.