Good Friends, Best Friends

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  1. »lövë&smïlë«
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    Gideon Herondale - The Electro
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    «UNA STELLA SI CONSUMA PER AMORE, SE SCEGLIE LIBERAMENTE DI DISTRUGGERSI IL CUORE. »

    Domani è un nuovo giorno. Mi ripetevo sempre questa frase di prima mattina davanti allo specchio, mentre nascondevo le ciocche blu in uno dei miei numerosi berretti e le mani nei miei soliti guanti gommati. Il mio potere era quello dell'elettricità, controllarla, domarla....ma c'era di più...io stesso ero fatto di elettricità, come se al posto del sangue vi fosse solo elettricità. Difatti spesso mi capitava di vedere le mie vene essere più evidenti dato che si coloravano di un blu così scintillante quasi da paragonare quello dei capelli.
    Quando qui a scuola mi chiedevano che potere avessi ed io gli dicevo "quello dell'elettricità" chiunque mi rispondeva "Forte" o "Che figo!", ma era tutto tranne che figo... dopotutto ai miei 6 anni di vita avevo attirato un fulmine su di me che uccise i miei genitori. Tutti qui, in questa scuolahanno una storia, ma nessuno aveva ucciso un loro caro. Mi guardai un'ultima volta nello specchio ed uscii dalla mia stanza. I corridoi di quella scuola erano pieni zeppi di ragazzi e ragazzini con poteri strabilianti, eravamo tutti diversi, ma -quella che là fuori era diversità- qui era normalità. Scesi velocemente le scale, dirigendomi poi nella sala comune più vicina - anche quella piena di ragazzi. C'era chi parlava, chi giocava con il telefonino, chi giocherellava con i suoi poteri per fare dispetti e poi...bhe poi c'era una biondina intenta a leggere un libro seduta in modo scomposto sul divano. Sorrisi divertito avvicinandomi da dietro senza far rumore.
    Quella biondina era Ivy King, la mia migliore amica da praticamente sempre. Io ero qui da quando avevo 10 anni, lei arrivò ai suoi 13, ovvero quando io ne avevo 20. Ebbene sì, avevamo sette anni di differenza, ma questo non ci aveva mai impedito di essere migliori amici, anzi eravamo più come fratelli. Io ero figlio unico e per me era come una sorellina, lei invece ad Hope aveva un fratellino e due genitori, ma mi reputava ugualmente parte della sua famiglia.
    Mi avvicinai sempre di più alla ragazza finchè non arrivai dietro di lei e con velocità le premetti i due indici sui suoi fianchi per farla saltare.
    BUH!
    urlai per farle mettere paura, per poi ridacchiare e con un salto superare il divano e sedermi accanto a lei.
    Ieri sera ti ho lasciato su questo esatto divano, in questa esatta posizione che leggevi questo stesso libro e stamattina ti trovo così? Ma hai dormito?
    dissi prendendola in giro.

     
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  2. ladydie
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    Ivy King - Maleficent
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    « Sarebbe un mondo migliore se “ti amo” e “addio” si potessero dire una sola volta nella vita. E mai alla stessa persona. »

    Aveva conosciuto Gideon a 13 anni, lo stesso giorno del suo arrivo all’istituto Xavier … non sapeva perché il mutante l’avesse presa in simpatia: semplicemente, un giorno come tanti se l’era ritrovato in stanza, a sorriderle dall’alto dei suoi vent’anni e a trattarla come una sorellina, sempre con addosso quei guanti gommati e quel cappello, sempre intento a negare i propri poteri al resto del mondo e disposto a mostrarli a lei in piccoli giochi per farla ridere, quando la sera gli si infilava nel letto per un nuovo incubo o semplicemente perché aveva voglia di stargli vicino. Ivy non aveva mai saputo perché lui fosse stato così paziente, soprattutto con lei … l’aveva accudita e coccolata, comportandosi da fratello maggiore senza che nessuno glielo chiedesse, tantomeno lei. A quattordici anni – lo stesso giorno in cui aveva scoperto un nuovo angolo del suo potere, una telecinesi che ancora non padroneggiava – si era resa conto di essersi innamorata di lui, e da allora aveva fatto il possibile per nascondere e cancellare quel sentimento inopportuno.

    CITAZIONE
    BUH!

    La giovane mutante strillò, saltando sulla sedia e guardando il ragazzo che si sedeva tranquillamente al suo posto.
    CITAZIONE
    Ieri sera ti ho lasciato su questo esatto divano, in questa esatta posizione che leggevi questo stesso libro e stamattina ti trovo così? Ma hai dormito?

    Con quel briciolo di telecinesi che possedeva, gli lancio il suddetto libro.
    Che domanda idiota … si che ho dormito, perché diavolo dovrei non averlo fatto?! Semplicemente sono arrivata qui presto! E non farmi mai più il solletico o ti lancio un malocchio!





     
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  3. »lövë&smïlë«
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    Gideon Herondale - The Electro
    IMMAGINE PG
    «UNA STELLA SI CONSUMA PER AMORE, SE SCEGLIE LIBERAMENTE DI DISTRUGGERSI IL CUORE. »


    Guardai la mia amica ridendo divertito non appena saltò urlante sul posto. Da sempre soffriva ogni tipo di solletico,anche quello più leggero o il più veloce come questo...e mi faceva sempre ridere. A dire il vero bastava anche una sua di risata per farmi ridere e farmi vedere tutto in un modo migliore, non a caso era la mia migliore amica, no?
    La ragazza dai capelli dorati mi guardò male e con il suo potere mi lanciò il libro addosso che andò a finire in testa.
    Aiho...
    borbottai ancora un po' divertito, strizzando l'occhio e massaggiandomi la parte che il libro aveva colpito della mia testa.

    CITAZIONE
    Che domanda idiota … si che ho dormito, perché diavolo dovrei non averlo fatto?! Semplicemente sono arrivata qui presto! E non farmi mai più il solletico o ti lancio un malocchio!

    Alzai gli occhi al cielo per brevi istanti con un sorrisetto furbo per poi tornare su di lei.
    Ti voglio bene anche io
    dissi in tutta risposta circondandole le spalle dato che eravamo seduti vicini sul divano, per scuoterla.
    Eddai smettila di leggere e stai un po' con me!
    le presi la mano e la iniziai a far schiaffeggiare dolcemente da sola.
    Che fai? Ti picchi da sola?
    Dissi ridendo. Si, quando volevo attenzioni da Ivy dovevo assolutamente romperle le scatole, era praticamente un rito! Ivy ed io ci conoscevamo praticamente da tanti anni ed era davvero l'unica persona con cui amassi passare del tempo, che non mi annoiasse dopo due giorni, l'unica che reputassi davvero importante. Dopo la morte dei miei genitori non mi piaceva socializzare, posso dire che fu con l'arrivo della piccola Ivy che tornai ad essere in parte quello che ero. La paura di fare del male anche a lei mi divorava, stavo sempre attento, ma era davvero l'unica in grado di farmi essere il vero Gideon.
    Dai che ti andrebbe di fare?
    le domandai con un sorriso,lasciandole la presa sulla mano.


     
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  4. ladydie
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    Ivy King - Maleficent
    IMMAGINE PG
    « Sarebbe un mondo migliore se “ti amo” e “addio” si potessero dire una sola volta nella vita. E mai alla stessa persona. »

    Ivy King era abituata a mantenere segreti, fin da bambina. L’aveva fatto per anni – scavando lentamente un solco fra lei ed i suoi coetanei, cercando di fare in modo che l’inevitabile separazione risultasse dolorosa per quelli di cui non le importava – prima di essere costretta a fuggire, costruendo la sua popolarità e il suo castello di bugie di pari passo, in modo che la separazione non facesse male nemmeno a lei. Ricordava il giorno in cui aveva augurato al suo insegnante di ginnastica di cadere, e lui era precipitato dal punto più alto della città: aveva incanalato la propria rabbia – una cosa stupida: lui l’aveva fatta giocare a pallavolo e lei era caduta male, prendendo una storta e costringendola ad andare all’ospedale da sua madre e restarci tutto il pomeriggio, invece che stare con i suoi amici. – nella voce, trasformandola in una maledizione. Il giorno dopo aveva saputo che era precipitato dal campanile di Hope, e aveva pensato che era stata colpa sua, prima di darsi della stupida. Invece lo era veramente, colpa sua. Non aveva mai usato il suo potere prima di allora.
    Rise con Gideon, senza riuscire a trattenersi, restando per un momento senza fiato nel guardarlo: il cappello un po’ spostato da un lato nella botta, da cui fuoriusciva qualche ciocca blu, la mano dalle dita lunghe e guantate che si massaggiava il punto colpito, quel sorriso leggero … era bellissimo. Ivy ingoiò il nodo di desiderio che le stringeva la gola, imponendosi di nascondere anche quel segreto. Nessuno, tantomeno Gideon, doveva sapere. Lo conosceva, e non provava affatto gli stessi sentimenti per lei, purtroppo …

    CITAZIONE
    Ti voglio bene anche io
    Eddai smettila di leggere e stai un po' con me!
    Che fai? Ti picchi da sola?

    Ivy ridacchio, lasciandolo fare e guardandolo a metà fra il divertito e l’esasperato. Si conoscevano da talmente tanti anni … praticamente era stato Gideon a crescerla, fin da quado era arrivata all’Istituto: piccola, sporca e affamata, lui l’aveva trovata svenuta – dalla fame o dalla stanchezza, Ivy non avrebbe saputo dirlo – e aveva avuto pietà di quel mucchietto d’ossa. In seguito, era stato lui a farla riprendere a mangiare e a dormire, accogliendola sempre nel suo letto quando gl’incubi la tormentavano. Non gli doveva solo la vita, ma anche la sua sanità mentale.

    CITAZIONE
    Dai che ti andrebbe di fare?

    La ragazza ci pensò seriamente, inclinando la testa da un lato.
    Mh … non saprei davvero
    Commentò, accoccolandosi di più nella sua stretta, sapendo che con lui era al sicuro.
    Non ho voglia di umiliarti di nuovo a nascondino, o nel combattimento, quindi … mh … tu perché sei venuto a disturbare?

     
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  5. »lövë&smïlë«
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    Gideon Herondale - The Electro
    IMMAGINE PG
    «UNA STELLA SI CONSUMA PER AMORE, SE SCEGLIE LIBERAMENTE DI DISTRUGGERSI IL CUORE. »


    La guardai con un leggero sorriso, divertito dalle sue parole. Avevamo passato decisamente tanto tempo insieme e potevo dire che fosse il tempo migliore che avessi usato in tutta la mia vita. Ivy fu un'ancora di salvezza per me. Da quando ero piccolo ero sempre stato emarginato, o meglio io tentavo di allontanarmi da tutto e da tutti, ero pericoloso... ero più simile ad una bomba che ad un fuoco d'artificio. Avevo ucciso i miei genitori e non volevo far male a nessun altro. Quando venni portato a questa scuola videro che ero praticamente 90% elettricità ed era molto molto difficile controllarlo. Motivo per cui portavo guanti ed ero sempre molto coperto. Poi arrivò lei e ... non so per quale motivo, forse il vederla così indifesa e sola...non ne avevo idea...ma lei fu la prima e l'unica che riuscì ad entrarmi dentro al cuore e non uscirne più. Motivo per cui con lei non osavo ancor di più togliermi guanti o uscire con un tempo incerto o di pioggia. Tenevo a lei più di me stesso. Non avrei retto se le accadesse qualcosa per colpa mia.

    CITAZIONE
    Mh … non saprei davvero.Non ho voglia di umiliarti di nuovo a nascondino, o nel combattimento, quindi … mh … tu perché sei venuto a disturbare?

    Ivy si accoccolò addosso ed io la accarezzai con un dolce sorriso.
    Ehi! Guarda che a nascondino tu bari! ... Ah se ti disturbo me ne vado eh!
    dissi ridacchiando divertito.
    Comunque non saprei...film in camera mia?
    proposi. Ivy ed io eravamo soliti a rintanarci in camera di uno dei due a vedere film con tanto di snack. Era un nostro rito.


     
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4 replies since 13/7/2016, 12:52   155 views
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