Daniel Harris

Battito della pioggia contro i vetri, il massimo che il Texas può aspirare di avere in pieno Dicembre, niente neve nel torrido stato sul confine, niente fredde e gelide raffiche a rallegrare lo spirito. Solo il fango della pioggia che si mischia alla polvere e inonda i prati, trasformandoli in un pantano che risucchia le suole delle scarpe con un viscido rumore.
Goditi l'ultimo tuo giorno in questo posto che per tredici anni hai chiamato casa.
Non ce ne saranno altri.

Dal momento in cui ho attraversato le porte di quella scuola non sono mai tornato a casa. O almeno, in Texas, se posso ancora chiamarla casa. Oh, non fare quella faccia, non credere che i miei genitori mi abbiano chiuso lì dentro come si fa con i cani in una gabbia perché potessi stare lontano da loro... beh, in un certo senso lo scopo era quello, ma comunque li ho visti. Più o meno, non tanto quanto un quattordicenne vorrebbe, e sempre meno man mano che passavano gli anni. Me lo dovevo aspettare credo.
Alla fine non ero il bambino perfetto che hanno sempre voluto. Pace. Almeno dietro quel cancello manipolare l'acqua non era nemmeno così "spettacolare" o così "bizzarro"... ricordi quando Samuel ha riempito la stanza di insetti perché si era tagliato? Già... non è stato un bello spettacolo...
In ogni caso, ad un certo punto abbiamo smesso anche di fingere di volerci vedere, tanto loro erano schifati da me, io mi ero stufato delle loro stronzate su quanto avrei dovuto pregare Dio perché mi desse la salvezza che necessitavo e tanto non sarebbe cambiato molto.
La mia normalità era stata distrutta e me ne sono fatte semplicemente una nuova, non che fosse particolarmente difficile. Fra chi era trattato come un mostro perché aveva la pelle color blu elettrico e chi veniva considerato un criminale solo per saper leggere nella mente alla Xavier ci sono sempre stati abbastanza persone simili a me da poter formare gruppo. Fenomeni da baraccone, come li avrebbe definiti mia madre. Amorevole vero?
Si dice che gli amici siano la famiglia che ciascuno sceglie per se stesso.
Beh, direi che c'ero riuscito.
Alexia, Catherine, Tommy... cazzo non pensavo sarebbero stati fra i primi ad essere messi in isolamento al Saint. L'ironia vero? Una famiglia non ti vuole e quella che ti sei fatto ti viene strappata via. Poi mi domandano perché secondo me la posizione della Xavier è troppo debole. Non è una guerra, forse, ma nemmeno può essere risolta ignorando quello che ci sta accadendo. No non voglio ammazzare ogni singolo umano sulla faccia della terra, per chi mi hai preso? Per un pazzo criminale? No. Mi piacerebbe solo che almeno per una volta qualcuno di loro mi guardasse come se fossi... normale. Credo. È così strano voler far coesistere gli ideali della resistenza e quelli di un normale essere vivente che non vuole vedere il mondo in guerra?