"Qualcosa di grande"

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  1. LordofCastamere
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    Passò oltre la porta, restando al fianco di Intrigo. La ringraziò di averlo portato lì, e le disse che, dopo aver trovato un posto dove stare, sarebbe tornato a farle qualche altra domanda.
    Si allontanò da lei, salutandola, e si spostò tra i vagoni abbandonati. Dopo poco tempo, si infilò in uno di essi, in quel momento vuoto. La valigia che portava dietro da tempo non era particolarmente grande, non avrebbe avuto troppi problemi a nasconderla. Bruciando appena qualche anno di vita, la seduta di due sedili, rivelando così il vano sotto di essi. Aprì la valigia, prese il portatile e ripose il bagaglio nel vano. Sedette lì accanto, e, dopo essere riuscito a connettersi ad una rete internet, ricercò una persona in grado di procurargli documenti falsi, organizzando un incontro il giorno successivo. Con quelli, avrebbe potuto ottenere un lavoro, e, con un lavoro, avrebbe potuto guadagnarsi abbastanza soldi per un appartamento lì vicino. Naturalmente il suo potere era utile, ma le sue competenze informatiche non erano da meno, e un vagone della metropolitana dismesso da tempo non era certo il luogo più adatto per lavorare in quel campo. Riposto il portatile nella valigia, rimise le sedute al loro posto. Avrebbe potuto dormire, anzi, avrebbe dovuto, ma il sonno non lo sfiorava neppure. Uscì quindi dal vagone, e si diresse al vagone 42, dove sperava di poter parlare ancora con Intrigo.
     
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  2. INTRIGO
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    Alaska Jones - INTRIGO
    B#1
    « I'm not in danger. I am the danger »



    Chiusi la porta del vagone, l'unica che ancora si apriva, alle mie spalle mentre pensavo di mettermi in libertà. Diedi uno sguardo alla scrivania nascosta sotto quel disordine che si era accumulato in solo tre giornate. Non era di certo un luogo dove sembrava vivere una donna e io non ero il tipo di donna che si lasciava andare in quel modo. Mi sfilai la felpa ed i guanti lasciandoli lì sul materasso con le coperte sgualcite e rimasi solo con una maglietta rossa leggera ed i jeans. Mi accesi una sigaretta mentre prendevo posto alla mia scrivania nel tentativo di fare almeno un po' di ordine. Avevo molti pensieri per la testa. I miei ragazzi si stavano spostando e la metro si stava riempiendo di gente nuova di cui effettivamente non potevo ancora fidarmi.

    Guardai soddisfatta il mio piano di lavoro. I fogli su parte dei mutanti che avevano frequentato la Xavier's School era alla mia sinistra con sopra una penna a sfera blu ed un evidenziatore giallo, mentre la mappa della città era piegata avanti a me. A destra un raccoglitore nero nascondeva miei appunti, fogli e numeri di telefono e vicino avevo messo tre posacenere impilati. Quando avevo ripreso a fumare mi imbarazzava vedere in quanto poco tempo ero diventata una collezionista di posacenere e accendini, ne avevo davvero troppi per essere una persona che viveva da sola in quel vagone.

    Mi buttai indietro sulla sedia ed alzai le gambe per appoggiare i talloni sulla scrivania. Due minuti, il tempo di finire questa sigaretta prima di rimettermi a lavorare.

     
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  3. LordofCastamere
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    ALDRICH GILTHUNDER
    <aldrich#1



    « SIAMO QUEL CHE FURONO, SAREMO CIÒ CHE SONO. »



    Raggiunse il vagone 42, e, guardando le varie porte, ne notò una con uno strato di polvere ben più sottile rispetto agli altri. Presumendo che ciò fosse dettato dal maggiore utilizzo, si avvicinò ad esso e, dopo aver bussato, fece scorrere le porte. Entrò osservando l'ambiente attorno a lui. Una scrivania con sopra svariati fogli, e Intrigo che ci poggiava sopra i piedi fumando.

    Buonasera. Disturbo? So che la cosa potrebbe essere frettolosa, ma prima hai accennato a un qualcosa di grande che la Resistenza sta organizzando. Se ho modo di aiutare, voglio farlo.

    Aveva parlato con voce ferma e determinata, in particolare l'ultima frase.



    Edited by LordofCastamere - 7/7/2016, 21:48
     
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  4. INTRIGO
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    Alaska Jones - INTRIGO
    B#1
    « I'm not in danger. I am the danger »



    Me ne stavo con le gambe allungate sul tavolo, il culo in pizzo alla sedia e la schiena curva mentre il gomito del braccio destro era appoggiato sul bracciolo. Tirai la sigaretta in una lunga e lenta boccata mentre osservavo la porta aprirsi.
    Strinsi gli occhi perché il fumo che mi usciva dalle labbra mi infastidiva oltre che oscurare per un po' la visuale di Aldrich. Aspettai che ebbe finito di parlare e che il fumo che avevo nei polmoni fosse uscito del tutto per rispondere.
    - Sono sicura che ci aiuterai ma sì, sei frettoloso - Dissi facendogli con la mano cenno di entrare. Davanti alla scrivania non c'era una sedia messa apposta lì per chi veniva a parlare con me, ma c'erano i sedili della metro che ancora non avevo fatto smontare. In ogni caso i miei ragazzi sapevano che potevano comportarsi come se quella fosse casa loro, mi era capitato anche di vederli seduti sul mio posto.
    - Ogni cosa a suo tempo. Sono propensa a darti i dettagli di questa operazione al più presto ma sono contenta che sei passato. Volevo chiederti come avevi scoperto la posizione della Resistenza. - Misi giù le gambe e cercai di darmi un tono sistemandomi composta sulla sedia. Ero troppo curiosa della sua risposta. Come primo impatto pensavo fosse stato invitato da qualcuno dei nostri, ma ancora non me ne aveva fatto parola e la cosa mi era sembrata strana a meno che non ne volesse coprire l'identità. Un'altra possibilità era che eravamo stati intercettati in qualche telefonata.. in quel caso avrei dovuto prendere dei provvedimenti.

     
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  5. LordofCastamere
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    ALDRICH GILTHUNDER


    <aldrich#1



    Si aspettava quella domanda. Si avvicinò alla sedia e vi sedette, prendendo il telefono dalla tasca. Mostrò quindi la mappa della costa orientale che aveva creato personalmente, con le varie città con attività di mutanti che aveva individuato nel tempo. Erano molti, la costa ne era praticamente piena.

    "Non è stato affatto facile. Ne ho sentito parlare quasi per caso, non ero neppure sicuro della sua esistenza, ma dovevo tentare anche con una probabilità di successo così bassa. Dopo aver raccolto vari dati su attività di mutanti in giro per la costa orientale, ho iniziato a cercare nelle zone in cui si notavano azioni più frequenti. Ho impiegato più di un anno a setacciare le varie città possibili. Sono partito da Orlando, città in cui abitavo al tempo, e... Be', la strada fino a New York è stata lunga. Se non ti avessi incontrata, non vi avrei trovati, temo. È stato un vero colpo di fortuna."

    Appoggiò il telefono sulla scrivania, in maniera che Intrigo potesse vedere la mappa in maniera migliore.

    "Dubito che qualcuno possa trovare questo posto tanto facilmente, se è questo che ti preoccupa. Anche io, con le mie competenze, ho fatto fatica."



    Edited by LordofCastamere - 9/7/2016, 19:53
     
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  6. INTRIGO
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    Alaska Jones - INTRIGO
    B#1
    « I'm not in danger. I am the danger »



    - Lo spero… Davvero -

    Spensi la sigaretta nel posacenere, mi sentivo nervosa e impaurita in un certo senso. Mi agitai sulla sedia spostando gli occhi da lui al suo cellulare - Almeno ti abbiamo dalla parte nostra, sono contenta di questa tua capacità anche se.. temo che anche altri possano risalire a noi - Volevo chiedergli di eliminare tutto il lavoro che aveva fatto per arrivare qui ma volevo pensare che lo avrebbe fatto di sua spontanea volontà.
    Annuii pensierosa e allungai le mani per afferrare la mappa della città che poco prima avevo piegato con cura. La aprii per metà appoggiandola sulla scrivania per poi indicargli un punto con il dito - Sai cosa c'è qui? - Dissi cercando il suo sguardo. Sto indicando il punto in cui da qualche anno era sorto il Saint Stan, quella maledetta prigione dove erano stati rinchiusi fin troppi mutanti e dove rischiavamo di finire anche noi se non fossimo stati abbastanza prudenti. - So che non sei di qui, ma non credo che ti sia passato inosservato come luogo - Aggiunsi togliendo la mano per appoggiarmi nuovamente allo schienale.

     
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  7. LordofCastamere
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    ALDRICH GILTHUNDER


    <aldrich#1



    Non gli ci vollero che pochi secondi per capire cosa rappresentava il punto che Intrigo gli aveva indicato sulla mappa. Il Saint Stan Correctional Center. il carcere che il governo aveva creato per rinchiudere i mutanti. Naturalmente non gli era affatto nuovo, aveva passato anni ad evitare di finirci.

    "State progettando di far evadere i prigionieri?" chiese Aldrich con voce a metà tra l'ammirato e il preoccupato. Sarebbe un progetto incredibilmente ambizioso. E rischioso, naturalmente. In molti potrebbero uscirne feriti, o peggio, ma se la cosa riuscisse... Potremmo ottenere nuovi importanti elementi per la resistenza, oltre a un'incredibile danno all'immagine del governo. pensò tra sè e sè. Spostò quindi di nuovo lo sguardo su Intrigo, chino in avanti, curioso di sapere dove la donna sarebbe andata a parare.

     
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  8. INTRIGO
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    Alaska Jones - INTRIGO
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    - Naturalmente -
    La mia voce era ferma e sicura ed io fissavo i suoi occhi con i miei grigi e distaccati. Da quando il Governo aveva deciso di rinchiuderci tutti come bestie, i nostro obiettivo primario era far evadere i mutanti e far crollare le mura di quella prigione. Era anche l'argomento principale tra le gallerie quindi, da me o da altri prima o poi ne sarebbe venuto a conoscenza. Non era facile gestire la situazione, ogni mutante reagiva in modo diverso ogni volta che gli veniva fatto presente che tutti avrebbero dovuto prendere parte alla lotta. Il bello era che io facevo credere che non fosse così.

    - Più della metà dei ragazzi della Xavier's School si trovano lì e fin troppi dei nostri sono stati catturati. Lo dobbiamo fare non per la gloria ma perché è ingiusto quello che ci stanno facendo - Dissi mentre con lo sguardo già andavo alla ricerca di un'altra sigaretta - So bene che è un rischio e che rischiamo di essere dimezzati in men che non si dica, ma è un rischio che dobbiamo essere pronti a correre
    Appiattii la mappa con entrambe le mani perdendo i miei occhi tra le vie della città come se cercassi una falla nel loro sistema - cosa ne pensi? -

     
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  9. LordofCastamere
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    ALDRICH GILTHUNDER


    <aldrich#1



    Passò qualche decina di secondi prima che Aldrich rispondesse alla domanda. Come sempre Intrigo aveva parlato con voce incredibilmente determinata. Il ragazzo spostò lo sguardo dagli occhi grigi del capo della Resistenza alla mappa della città.

    "È un progetto davvero ambizioso. Un attacco del genere, se andasse a buon fine, potrebbe rappresentare un duro colpo ai danni del governo, potrebbe far veder loro che non siamo tutti chiusi in una scuola ad aspettare di essere uccisi o rinchiusi. E potrebbe anche portare altri mutanti dalla nostra parte. Certo, sarebbe un'arma a doppio taglio. Porterebbe ancora più attenzioni sulla Resistenza... Richiederebbe un'organizzazione non da poco, e grandi numeri. Per l'organizzazione, posso aiutare. Anche per il numero naturalmente, se mi vorrete io ci sarò. Quali sono le idee fino ad ora?"

     
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  10. INTRIGO
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    Alaska Jones - INTRIGO
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    Mi piaceva. Non smettevo di ripetermelo. Sembrava davvero preso dalla nostra conversazione e sembrava credere ad ogni nostro ideale. Con alcuni avevo visto dubbi, incertezze e molta ma molta paura. Lui invece sembrava avere voglia di iniziare subito a mettersi alla prova ed aiutarci.
    - Tutto l'aiuto è ben accetto. Come hai detto tu abbiamo bisogno di gente. Non ci serve solo l'aiuto di chi è della resistenza ma di ogni Mutante che vuole smettere di sentirsi oppresso - Faccio una smorfia guardando la mappa distrattamente - dei Mutanti che si definiscono "Neutrali" non me ne faccio nulla. In ogni caso… che la Resistenza venga allo scoperto una volta attaccato il Saint Stan non mi importa, le cose cambieranno una volta buttato giù quel posto e non ci sarà più bisogno di nascondersi -

    Ascoltavo la sua ultima domanda mentre mi spingevo in avanti per ripiegare la mappa - Di idee ce ne sono, di persone valide anche, ma non ho tirato su tutto questo per non essere sicura della nostra riuscita e riempire le celle di quel maledetto carcere. Sono aperta ad ogni idea e mi dispiace deluderti ma non sono ancora pronta a discutere con te i miei piani più prossimi. Sto aspettando delle notizie e aggiornamenti esterni.. in base a quelle informazioni potrò prendere una decisione e condividerla con tutti voi -

    Sistemai la cartina al suo posto e mi alzai dalla scrivania passandomi una mano sul collo - Ti consiglio di cercare Wall. E' un buon riferimento -

     
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