Play with Fire

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  1. INTRIGO
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    Alaska Jones - INTRIGO
    B#1
    « I'm not in danger. I am the danger »



    Uscire dal mio Vagone-Ufficio mi faceva sempre bene. Non tutti se la sentivano di passarmi a trovare e io comunque sia dovevo farmi vedere dai miei uomini oltre al fatto che la cosa mi faceva distrarre dai miei grossi problemi.
    Il fatto che sia andata a trovare anche il mio spacciatore di fiducia era solo una piacevole coincidenza.

    Indossavo un paio di anfibi, dei pantaloncini ed una canottiera, il tutto rigorosamente nero. I capelli legati in una coda alta ed un'ombra di trucco sugli occhi. Avevo cercato di avere un aspetto decente nascondendo le mie vergognose mani nere in un paio di guanti di pelle. Mi sentivo piuttosto in pensiero per i miei tre ragazzi britannici che avevo mandato alla Xavier's School, se avessi perso loro sopratutto Robert, sarei morta dal dolore. Dovevo distrarmi.
    Una delle persone che non avevo ancora visto in giro era Iago ma io sapevo benissimo dove lo avrei trovato.

    Avevamo adibito una piccola porzione della galleria come "palestra", anche se di palestra effettivamente non aveva niente. Era isolata e per arrivarci bisognava allontanarsi dai vagoni per un quarto d'ora a piedi per non infastidire gli altri. Ci misi poco a vederlo lì ad allenare il suo corpo ed i suoi poteri. Le rotaie a volte erano anche utili per degli esercizi ma non era mai piacevole caderci sopra. Mi avvicinai pian piano, celandomi ai suoi sensi così da prenderlo alla sprovvista. Gli arrivai alle spalle e, tornando visibile, lo afferrai da dietro cercando di bloccargli le braccia - Facile allenarsi da solo -

     
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  2. Iago Blackwood
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    IAGO BLACKWOOD - PYRO
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    « NIENTE SACRIFICIO, NIENTE VITTORIA »

    La chiacchierata con Alaska era andata decisamente meglio di quanto si sarebbe mai aspettato, inanzi tutto era ancora vivo e senza lividi, cosa che decisamente non si aspettava, e per di più avevano capito entrambi, o almeno cosi lui credeva, che per lei lui ora era solo una storia passata, ora però doveva capirlo lui.
    Il tempo era passato, l'acqua sotto i ponti..il cadavere del nemico, qualunque detto non specificava che i sentimenti, come loro del resto, sono mutanti.. e gli piace cambiare, evolversi.. sparire o riapparire, come la fiamma d'una lanterna nel buio della notte fredda, accarezzata dal vento, doveva sfogarsi e quale miglior posto se non la palestra?
    Aveva l'abitudine di dar fuoco solo alle mani e ai piedi, per impedire che qualcuno venisse ferito se non si fosse accorto della sua presenza, e mentre si divertiva a prendere a pugni un vagone ormai quasi distrutto ecco che si sente bloccare le braccia attorno alla vita e il suo odore gli entra prepotente, come un fiume in piena, nelle narici.

    Mmh... qualcuno si è drogato.. sei di buon umore..troppo per qualcuno che non dorme da un bel po...

    Disse ciò e dopo si morse il labbro, facendo quello che lei di certo non si aspettava, le offri il collo, e indietreggiò con la testa, per guardarla meglio che riusciva.

    Sei stupenda... ma questo non mi impedirà di prenderti a pugni... lo sai questo vero piccola?

    Era pronto a quello scontro..era pronto a giocare con lei.. non lo facevano da un bel po...voleva mostrarle quanto era migliorato.

     
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  3. INTRIGO
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    Alaska Jones - INTRIGO
    B#1
    « I'm not in danger. I am the danger »



    Non lo facevo da tanto. Allenarmi intendo. Avevo smesso da mesi di andare in quel luogo e allenarmi fisicamente con qualcuno. Da un po' di tempo avevo adottato il pensiero che solo la mia mente doveva essere messa alla prova.. o perlomeno alimentata. Mi trovavo dietro di lui stringendogli i muscoli delle braccia con le mie e i miei occhi fissi sui suoi. Non avevo speranze di batterlo ad uno scontro fisico, ma io non sono mai stata una che giocava pulito e lui doveva saperlo bene. Lui era sicuramente migliorato con il tempo mentre io fisicamente sembravo deperire. Ero più magra, i muscoli si stavano mangiando da soli e mi capitava spesso di sentirmi fiacca. In ogni caso non ero in grado di vincere e non avevo voglia di perdere.

    Sorrisi -Fammi vedere che sai fare - E stinsi ancora di più le sue braccia. Ero in grado di dargli la sensazione di provare dolore ma non volevo farlo.. non ancora almeno. Sentivo i suoi muscoli gonfiarsi ed indurirsi annunciando una sua mossa. Poteva liberarsi in qualunque momento e farmi del male. Ero pronta a sopportare tutto.



     
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  4. Iago Blackwood
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    IAGO BLACKWOOD - PYRO
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    « NIENTE SACRIFICIO, NIENTE VITTORIA »

    Quando lei strinse ancora di più le braccia del ragazzo le vene iniziarono a pompare più sangue di riflesso, gonfiando i muscoli e il petto, sapeva che lei poteva usare le illusioni, ma c'era cascato tempo fa, non ci sarebbe ricascato, ovviamente non le avrebbe fatto troppo male, ma quel tanto da fare capire alla mora che doveva dormire, e al più presto. Era in condizioni pietose, e se doveva guidare l'attacco dovevano immediatamente metterla a dormire.

    Se ti batto tu te ne vai a dormire..anche a costo di metterti dentro ad una cassaforte, ma andrai a dormire.. o ti farò dormire con un bel pugno.

    Ok, forse non era proprio un metodo gentile, ma si sa, quando si ha a che fare con persone poco inclini a ragionare la violenza potrebbe essere il culmine di una lunga trattativa che non porterebbe a nulla.
    Strinse le mani,richiamando a se ogni briciolo di energia e ossigeno, respirando sonoramente, infuocò le mani, le pianto verso il suolo e con la spinta delle fiamme si alzò da terra, per andare in cielo, e cominciò a girare su se stesso, nulla di troppo violento, voleva solo confonderla.

     
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  5. INTRIGO
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    Alaska Jones - INTRIGO
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    « I'm not in danger. I am the danger »



    - Quanto sei diventato cattivo -
    Sussurrai al suo orecchio tanto vicino da sfiorarlo con le mie labbra. Chissà magari era proprio quello che mi serviva, stanchezza fisica. Speravo davvero non mi lasciasse poi tanti segni. Lividi e ferite avrebbero fatto diventare matto Robert e le bruciature potevano portare al responsabile del mio male. Era mio dovere evitare di mettere nei guai Iago.

    Sentivo il fuoco sui suoi pugni scaldare le mie braccia ma non feci in tempo a lasciarlo che già mi trovai per aria a ruotare. Da quando era in grado di volare non lo potevo sapere ma, per quanto la testa mi stava girando in una maniera pazzesca, ero felice che era riuscito a migliorarsi a tal punto. Chiusi gli occhi e mi strinsi a lui piegando le gambe per stringerle sui suoi fianchi senza mancare di dargli qualche tallonata sulle cosce per cercare di farlo scendere. "concentrati Alaska" mi dicevo nella testa mentre stringevo ancora di più gli occhi.

    Eravamo da appena qualche secondo in aria quando decisi anche io di usare il mio potere. Oscurai la mia figura e mi preoccupai di far sentire Pyro più leggero come se io non fossi più aggrappata a lui. Un urlo strozzato si allontanava verso il basso e una donna dai capelli scuri e gli occhi grigi precipitava a terra sbattendo la testa sulle rotaie. Ero io, o meglio, una copia esatta di me che giaceva a terra come morta. Intanto io me ne rimanevo aggrappata a lui senza che lui potesse percepirmi, con la consapevolezza che il peggio doveva ancora venire. L'equilibrio e la concentrazione li perdi quando ti fermi.


     
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  6. Iago Blackwood
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    IAGO BLACKWOOD - PYRO
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    « NIENTE SACRIFICIO, NIENTE VITTORIA »

    Sentiva la pressione di lei lungo il suo corpo, il sussurro sul suo orecchio, quello però era giocare decisamente sporco, ma non lo voleva far pesare a lei, per quanto effettivamente era un modo alquanto infame di guadagnare terreno, era sicuro che quello era solo un assaggio dei trucchi mentali che aveva in serbo per lui la donna, quindi decise di usare il suo massimo potenziale.

    Sei consapevole che io posso diventare fuoco puro vero? E che questo ti renderebbe in un attimo ...come dire... mezza cotta e mezza cruda dice un detto no?

    Quando la donna allentò la presa lui sentì l'urlo...e rimase decisamente di sasso, sul serio..credeva veramente che avrebbe creduto a un trucco cosi banale?
    Decise di giocare d'astuzia, si lanciò quindi sul corpo che doveva essere un illusione, quindi fondamentalmente era ancora aggrappata sulle sue spalle, quindi virò all'ultimo dirigendosi verso una pozza di acqua non tanto pulita e sorridendo, ci si poggiò con la schiena, fino a bagnarsi i capelli, no..non era per niente pulita.

    Sai... odio quando mi sottovaluti cosi tanto... quindi su..fatti un bel bagno...cosi poi proviamo la doccia insieme..

    Ora si che sarebbe finita male, sapeva che odiava essere fregata, ma anche lei, lo faceva cosi fesso?

     
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  7. INTRIGO
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    Alaska Jones - INTRIGO
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    La veloce discesa verso il terreno mi fece stringere ancora di più a lui riapparendo alle sue spalle con le mie mani chiuse a pugni e le gambe irrigidite intorno ai suoi fianchi. Cosa non sbagliata.. di più.
    Sentii la sporca e fredda acqua attraversarmi i vestiti e bagnarmi la schiena e lasciai la presa da lui rimanendo sdraiata per qualche istante a guardare il soffitto. Il senso di nausea per aver girato così tanto a mezz'aria cedeva il posto ad un'altro tipo di nausea dettato dal disgusto. Sì che da quando mi ero definitivamente trasferita alla quarantaduesima strada avevo smesso di curarsi come prima, ma questa puzza mi che sentivo insinuarsi tra i miei capelli mi mandava ai matti.

    Ringhiai in direzione di Iago mentre mi alzavo da terra. Gli occhi ridotti a una fessura, la mascella tesa ed il morso stretto digrignando appena mentre gli mostravo i denti. Lo stavo guardando in cagnesco e sicuramente apparivo più come un animale che come donna. Le vene sulla fronte si gonfiavano pulsando sangue al cervello e le mani si stringevano conficcando le unghie nei palmi. E partii.
    Partirono, in realtà, tre copie di me in sua direzione. Tutte dallo stesso punto ma allargandosi di poco per correre senza scontrarsi.
    Io me ne stavo ferma a guardarlo dalla pozzanghera, invisibile ai suoi occhi.

    - T'ammazzo - diceva la copia esatta di me più incazzata. Era quella che si avvicinava a lui alla sua sinistra. Era anche quella che aveva alzato il pugno cercando di colpirlo alle costole mentre le altre due provavano a distrarlo. La mia copia al centro si era fermata poco prima allungando le mani e creando punte di ghiaccio che sferzavano l'aria puntando la sua testa. L'ultima copia, quella alla sua destra, si sollevò da terra con un salto improbabile ed un pungo chiuso che emanava elettricità. Piccole scariche elettriche colpirono il busto di Iago che poté sentire un leggero formicolio fastidioso sulla pelle.

    Intanto io stavo uscendo dalla pozza per spostarmi di li di circa tre metri, semmai avesse avuto l'idea di colpire nello stesso punto in cui eravamo atterrati


     
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  8. Iago Blackwood
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    IAGO BLACKWOOD - PYRO
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    « NIENTE SACRIFICIO, NIENTE VITTORIA »

    Seguì i movimenti della ragazza, che sembrava davvero essersi incazzata, effettivamente un bagno nelle pozzanghere non doveva poi essere qualcosa di molto piacevole. Sorrise da stronzo, osservandola con una certa noncuranza, non che si credesse migliore di lei, al contrario, ma lui in combattimento dimostrava sempre strafottenza.

    Avanti, vediamo di che pasta sei fatta, Alaska.

    Strinse i pugni, caricandosi di energia, con le copie che gli si scagliavano addosso, era quasi convinto che lei non fosse nessuna delle tre, ma era ovvio che fossero tutte pericolose come la prima, diede un calcio alla prima, che si dissolse, mentre l'altra lo colpì al busto, e decisamente si aspettava di subire danni maggiori, la scossa elettrica fu solo lieve.

    Dai, puoi fare meglio di cosi, ragazza..

    Si passò la mano sulla bocca, ansioso di provare qualcosa , che, forse, era un po troppo azzardato, caricò il pugno, infiammandolo, facendolo diventare incandescente, infine diede un colpo secco alla copia che lo aveva colpito, e si diresse verso il suolo, lentamente, posò il pugno sull'asfalto. Incendiandolo.

    Supernova, Yahhhh!

    Un pugno secco e l'asfalto cominciò a sgretolarsi, creando profonde buche in tutta la zona di addestramento, e si, una di quelle buche sis tava aprendo vicino a lei, anche se lui però non l'aveva ancora localizzata.

     
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