Ricordi dal Passato

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  1. Shaxmire
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    Bryce Greyson - SHAXMIRE

    IMMAGINE PG

    « METTO A NUDO IL MIO ESSERE OGNI GIORNO »

    STANANDO E AGGREDENDO LA BESTIA CHE MI LACERA L'ANIMO.




    Anche se forse voglio passare per stupido e superficiale non lo sono affatto e quel sorriso soffocato l'ho avvertito, non riesco a fare a meno quando sono in presenza di una persona di attivare il mio potere, mostrandole sempre il colore più chiaro e celeste delle mie pupille. In questo momento mi bastava sfruttare l'udito di un qualunque animale, canidi per meglio dire, così da aver presente il battito ed ogni movimento di Eric, per scrutarne il carattere, percepire la menzogna in lui o alterazioni emotive in base ai nostri discorsi, così avrei conosciuto veramente lui.

    Il suo modo lo percepivo sarcastico, eppure io in ogni potere trovavo per divertimento l'abilità di renderlo anche offensivo. Rimanendo voltato di spalle sarei risultato anche un tantino maleducato, quindi lo raggiunsi mantenendo la concentrazione adeguata per non far svanire gli effetti del mio potere. Arrivato alla sedia antistante quella di Eric, mi ci accomodai con postura eretta, mi era quasi impossibile lasciarmi totalmente andare dopo aver subito tanti sopprusi in passato. Un sorriso quieto mi aleggiava sul viso, mentre alle sue parole si espanse coinvolgendo anche il mio sguardo, rendendolo un sorriso più divertito.

    <eh eh, un giardiniere?> e andando avanti ad accavallare le gambe gli dissi con la naturalezza che uso sempre con chi reputo degno di fiducia, e chi è in quelle mura già ne ha gran parte della mia. Cercai un tono che non sembrasse saccente, non era nelle mie corde dopotutto <eric! Credi veramente in quel che hai detto? O pensi soltanto che io sia uno sprovveduto> e socchiuse le labbra le strinsi soppesando quel che aveva detto ancora una volta, sollevai le spalle e continuai <nel primo caso lo sprovveduto sei tu, nel secondo rimani tu, perchè io non lo sono affatto> e anche se potevo sembrare ostile con quei termini, dal tono e dal modo di fare amichevole non lo sembravo affatto <tu sei sicuro al cento per cento che hai un potere unicamente passivo o superfluo?> intendo dire ovviamente che non serve a combattere.

    Le sue parole mi lasciarono perplesso, a chi o cosa si riferiva <non ho capito bene questo passaggio, sai volare?> e scossi la testa con le sopracciglia aggrottate, quasi perchè non capivo cosa ci trovasse di inutile nel volo per giunta se l'avesse posseduto. <qui Eric per quanto ne so io> e ritirai la mano, cercando di esser più caloroso possibile nel dirlo, anche se lo dicevo ad un mio coetaneo o quasi <siamo una famiglia e le famiglie si aiutano, si proteggono e chiunque di noi ha purtroppo scoprire il lato aggressivo per così dire, del proprio potere per difendere chi amiamo> e lo sguardo sosteneva senza paura il suo se glielo avesse concesso.

    <....> ascoltavo affascinato perchè niente mi poteva far perdere il fascino di un potere diverso dal mio. Vidi quel che faceva con le radici di quei funghi e mi balenò in mente un qualcosa di più concreto <hai mai provato a far crescere da un fiore o da un erbaccia solidi filamenti, sempre più grossi con l'allenamento? Fino a renderli delle liane resistenti ad esempio?> chiesi spontaneamente strofinandomi il mento barbuto. Poi quella domanda mi trafisse il cuore, non smorzai il sorriso per non deludere le aspettative, ma non mostro a nessuno quel dolore.

    <un uomo impagabile> il tono lasciava trasparire il profondo rispetto e stima che nutrivo per Charles <se fuori il mondo ti ferisce, lui era la cura al tuo dolore e ti permetteva di scegliere liberamente cosa essere e perchè esserlo> dissi con un pò di rimpianto nel tono della voce, perchè le emozioni che quell'uomo mi aveva trasmesso nei lunghi anni passati ad affinare lì dentro le mie capacità, erano molte e mi mancava, era chiaro solo quello dalle mie parole, mi mancava terribilmente, ma non mostravo altro del mio dolore, io dovevo essere la forza per chi si avvicinava alla scuola e avrei fatto il possibile per proteggere i mutanti, ma senza scatenare una guerra civile <ti sarebbe piaciuto> conclusi per il momento.

    Poi cambio discorso alzandomi in piedi, lasciando che il mio potere rimanesse attivo, il battito di Eric era cambiato, quando parlò dell'accaduto alla ragazza volante sentii il battito accellerare quel minimo che denotava non un sentimento forte quanto la rabbia, ma profondo quanto il dolore. <cercheremo di fermare queste atrocità verso i mutanti, ma non con violenza. Non serve a nulla diventare come loro. Anche se dobbiamo difenderci> ne sono convinto e continuerò ad esserlo.

    <io ho cominciato a sentire cose che prima non percepivo, il mio potere mi sembrava solo utile ad una spia, ma concentrandomi, allenandomi e studiando i metodi per renderlo offensivo ti assicuro che ora lo è diventato, tanto più lo potrebbe essere il tuo se puoi infondere vitalità nelle piante tanto da farle crescere> e lo guardavo andando ad intrecciare le braccia sotto al petto <non è facile ci sono passato, ma ad ogni risultato ti sentirai fiero di te stesso> lo avvisai perchè l'euforia che provavo quando utilizzavo una nuova forma di animale per attaccare in simulazione mi rendeva fiero di poter proteggere anche gli altri.

    <che ne pensi se ci alleniamo insieme? Qualche volta, non voglio ovviamente costringerti, solo tu puoi scegliere cosa vuoi diventare da grande amico mio> e lo dissi quasi in maniera paterna all'inizio ma concludevo la frase in modo quasi cameratesco per invitarlo a riflettere.
     
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6 replies since 27/6/2016, 20:14   209 views
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