Benvenuta in purgatorio

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  1. *Morgana*
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    Non so davvero per quale motivo quei due la facessero tanto lunga. Non avevo urlato, avevo parlato normalmente e, a parte un paio di bambinetti terrorizzati in un tavolo vicino al nostro, non aveva sentito nessuno. Mi sa che erano là dentro da troppo tempo, dovevano rilassarsi. << Sei tu ad essere troppo delicato di orecchie. >> Risposi al ragazzo, per poi rivolgermi alla ragazza che intanto si era avvicinata. La guardai attentamente quando disse al ragazzino di farsi riconoscere... era cieca! Non pareva proprio da come si muoveva. Chissà qual'era il suo potere? << Non ho parlato a voce alta! >> Ribattei, iniziando ad essere scocciata. Alzai gli occhi al cielo, precisando che “questa qui” aveva un nome, ed era Samantha. Intanto l'altro continuava a mangiare uova puzzolenti come se fossero il cibo migliore della terra. Uova. Che schifo. Afferrai un'albicocca dal mio piatto e risposi, prima di darle un morso: <<sì, un inizio di soggiorno eccellente. Mi ricorderò di lasciare una recensione su trivago non appena riavrò il mio smartphone. >> Mandai giù un pezzo di frutta e continuai. << Grazie per il consiglio, Gladys, vedrò di ricordarmelo. >> Sinceramente ero stata sempre troppo sfrontata per fregarmene qualcosa del non essere sentita o cavolate simili ma, era anche vero, che non eravamo a scuola e che avrei davvero dovuto essere più attenta. Al commento sarcastico sulla mia divisa non risposi, mi limitai a lanciare uno sguardo di pura strafottenza e menefreghismo al ragazzo, finii la mia albicocca e, mentre ne prendevo un altra, vidi arrivare due guardie, passo sicuro, e occhi puntati sul nostro tavolo. Non potevano aver sentito, non erano abbastanza vicine e, di quelli del tavolo dietro di noi nessuno si era alzato, quindi nessuno aveva riportato il nostro battibecco. E infatti erano lì per la ragazza cieca e lei lo sapeva bene. Gli parlò prima che loro aprissero bocca, quindi doveva averli sentiti e riconosciuti dal rumore dei passi. Possibile? Eppure lo aveva fatto e ora sfidava i due senza problemi. Arrivò a morderne uno e metterlo ko con una velocità sorprendente. La guardai senza fare nulla, se avesse avuto la peggio non avevo di certo intenzione di prendermele per lei. Si nascose sotto al tavolo per sfuggire all'altra guardia e lì pensai che era fregata, invece mi sorprese e mandò al tappeto anche la seconda. Lanciai uno sguardo al ragazzino e, senza attendere oltre, scattai in piedi, afferrai il bastone elettrico della seconda guardia e corsi dietro la ragazza, sperando che la sua cecità non ci portasse in un vicolo cieco, mentre altri ragazzi nella mensa iniziarono ad alzarsi, alcuni per inveire sulle due guardie, altri solo per guardare. Non mi fermai a vedere se altri ci seguissero, corsi dietro Gladys e basta. << Dobbiamo trovare delle scale! >> Le dissi standole dietro e controllando che nessuna guardia ci arrivasse alle spalle. Se avevo intuito bene eravamo in un piano interrato, quindi per uscire avremmo dovuto salire.
     
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10 replies since 23/6/2016, 16:55   306 views
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