Complex Systems

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Lato-Tibby
        +1   -1
     
    .
    Avatar

    barzellette.

    Group
    RESISTANCE
    Posts
    23,899

    Status
    Ghost

    Mind is a complex

    tumblr_mf0lg7l7Ux1rlsxgeo1_500

    Vuoto. Lo sentiva, dentro di lui, famelico seppur tranquillo. Dilagava nel suo petto, sordo, inamovibile ed impossibile da cancellare. Era nel suo nome, nel suo passato, tra i calanti occhi orientali sul proprio viso.
    Aku lo ascoltava, silenzioso, muovendosi lungo le strade di New York City, avvolto in abiti neri come l'ebano dei suoi capelli, mani chiuse in pugni lasciati in veglia lungo il soprabito scuro. Tornava a casa, come di consueto, dopo una giornata passata di fronte ad uno schermo di computer. Il suo lavoro non lo metteva in contatto con persone reali, era una professione da topo di laboratorio, la sua: si sedeva alla scrivania, accendeva il portatile di ultima generazione e digitava per ore, senza lasciarsi andare né ad una smorfia né ad un sorriso, forse solo a qualche strizzata d'occhi quando la luce del display iniziava a dargli noia. Lavorava a contatto con dati impalpabili, mentali, con realtà virtuali che non esistevano fisicamente. Ma ad Aku andava bene così, quello in fondo era un lavoro come un altro, a lui non importava granché: la verità era che quel posto semplicemente gli serviva per integrarsi nella società. E nascondere ciò che realmente era.
    Vuoto.
    Giunto allo svincolo della metropolitana, si fermò osservando per qualche istante l'insegna luminosa vibrare nella sera; un contatto di troppo e questa si spense, come se si fosse difettato qualche circuito. Nessuno sembrò accorgersene tranne lui, l'uomo che osservava e taceva; perché in fondo nulla era più in grado di fargli provare qualcosa. Qualcosa di buono.
    Brutto segno - pensò, osservando un'ultima volta l'insegna ora spenta prima di tuffarsi lungo le scale sotterranee a passo svelto - non mi piace per niente. Ma Aku non era un uomo superstizioso, le sensazioni lo pervadevano qualche istante e poi, come erano giunte, se ne andavano, lasciandolo lì: come se non fosse mai stato toccato. Come se nulla oramai potesse cambiare il corso della sua vita.
    In fondo alle scalinate colse i vagoni della metropolitana stridere, vide gli ultimi pendolari stringersi all'interno mentre le porte automatizzate si chiudevano. Non fu abbastanza veloce dal raggiungere il veicolo, questo si allontanò rapido ed efficiente lungo gallerie buie, lasciandolo solo sulla banchina improvvisamente deserta.
    Un'aria fredda e innaturale gli pizzicò la nuca, indisponendolo. Aku alzò il colletto del soprabito con l'intento di ripararsi. Devo avere lavorato troppo... Si disse, guardando il lato opposto del binario. Anch'esso era deserto, se non per una giovane donna alta dai capelli scuri e gli occhi grigi. Un che di innaturale pareva emanare dalla sua figura, qualcosa che al mutante hawaiano non piacque per nulla; come se si trovasse vittima dell'illusione di un'altra mente. Sciocchezze, cercò di convincersi chiudendo gli occhi e respirando lentamente, trova la tua pace interiore, Aku. Concentrati sul tuo vuoto...
    Riaprì gli occhi, e nell'esatto istante in cui la coda del suo sguardo mise a fuoco il corpo lui vicino, ogni centimetro della sua pelle rabbrividì: della donna alta, ora, nella banchina opposta alla sua non c'era alcuna traccia.
    Ma lei non era sparita.

    Era accanto a lui
    .
    Allora, spero vada bene, anche la sezione DD:
    Ho pensato che Intrigo potesse essersi "preparata il campo" creando l'illusione della metro vuota, di modo da mettere già con "le spalle al muro" il mio pg, prima ancora di approcciarlo.
    Mi piaceva un inizio inquietante, in linea con lei. Spero non sia un problema ^^
     
    Top
    .
12 replies since 20/6/2016, 20:24   229 views
  Share  
.