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.Kevin Key - Icedragon
Il sole era alto quel giorno, poco importava. La scuola era finita, tuttavia avevo dimenticato delle cose nell'armadietto ed ero andato a recuperarle. Ancora una volta avevo evitato di dover far i corsi estivi passand tutto con il minimo sindacale. Ottima cosa a mio dire. Odiavo quei corsi, piena di gente che amava picchiare altra gente, avrei rischiato troppo. Camminavo. Cappuccio alzato a coprirmi i capelli. fino a metà della testa. Sguardo abbassato. Cuffie nelle orecchie. Stavo bene con la mia temperatura abbassata dal mio gene mutante. Nessuna novità insomma detta così a prima vista. Mi muovevo sicuro fra le strade. Due isolati ancora e sarei arrivato a casa. Si, a casa. Mia sorella era via. Quindi wow, da solo con i miei genitori che quasi non mi parlano ed evitano di toccarmi prchè son troppo freddo. Si fosse quello. Hanno paura di me. Io lo so.
Edited by Darkenes - 20/6/2016, 16:23
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vadel .
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INTRIGO
Erano giorni che non uscivo dalla stazione. Da quando il Governo si era messo ad acchiappare Mutanti a destra e a manca, girare per le strade come se nulla fosse era diventato davvero difficile per noi. Soprattutto se sei un leader della Resistenza come me. L'idea di venire sorpresa da un'infame guardia umana mi faceva sempre spuntare un sorriso sulle labbra. Entrare nella testa delle persone ed incasinargli la vita era sempre stato il lato più divertente del mio inquietante potere. Riempii i polmoni di aria fresca e "pulita" giacché potevo mentre aspettavo l'arrivo di un ragazzo che, stando alle mie fonti poteva essere un grande acquisto per la Resistenza. Avevo sempre mandato in giro i miei ragazzi più abili nel passare inosservati per controllare le zone limitrofe al nostro rifugio. La cosa aveva sempre funzionato abbastanza bene e, a dir la verità evitavamo il reclutamento di ragazzi così giovani che avevano famiglia e una vita normale. Ma da quel momento questa nostra regola si era andata allegramente a farsi fottere. Chiunque era pronto ad unirsi alla lotta.. Ognuno aveva il dovere di proteggere il nostro popolo. Non mi occupavo mai di fare questa cosa. Avvicinare i giovani non era mai facile per nessuno, ma qualcuno doveva pur farlo. Indossavo dei vestiti scuri e piuttosto anonimi, con la testa coperta dal cappuccio ed i miei guanti neri di pelle - Lentino mh?- Dissi a me stessa prima di iniziare a proiettare un'immagine di una bambina di circa cinque anni seduta sull'asfalto con il ginocchio sbucciato e una lacrimuccia che le rigava una guancia. Una bambina sola ferita era sempre stata un'esca perfetta, nulla di lei poteva tradire il fatto che non sia reale, le avevo gentilmente messo un abitino a quadri rosa e delle mollettine a forma di ciliegie a tenerle in ordine i capelli. Anche l'ombra alle sue spalle appariva perfetta, donandole la profondità che meritava. La bimba dai capelli biondi era ben visibile a chiunque nel raggio di cinquanta metri avesse guardato in quella direzione. Mi appartai in un vicolo nascosta dall'ombra dei palazzi, dei passi avevano annunciato l'arrivo di qualcuno. Non avevo mai visto questo ragazzo anche se mi era stato descritto abbastanza bene, in ogni caso non avevo nessuna voglia di imbattermi nell'individuo sbagliato. La bimba si stava girando anche lei verso il punto da dove sarebbe sbucato il ragazzo, lamentandosi di tanto in tanto per il dolore al ginocchio.. -
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Kevin Key - Icedragon
Camminavo serenamente. Non mi interessava molto quello che mi stava circondando, non notavo nulla che fosse davvero interessante. Girai quindi l'angolo continuando sereno nella strada. Nella testa un pezzo nightcore, "Belive". Onestamente non avevo mai sentito la traccia originale, ma pazienza. Camminavo serenamente. Poi cambiò traccia. "Silent Sound" dei disturbed. Non era l'originale, ma non mi dispiaceva per nulla. Quindi avanzavo, fu allora che sentì un lamento. Lo sguardo si alzò leggermente, fu allora che notai una bambina ferita. Intervenire? Non sapevo, c'era davvero necessità. Tuttavia non riuscivo a non provarci. Dovevo andare. Dovevo aiutare. Forse qualcuno avrebbe visto. Forse qualcuno avrebbe apprezzato. Mi avvicinai dunque a quel punto cercando di inginocchiarmi davanti alla ragazza, stando attento che nessuno mi venisse addosso. Quindi avrei sorriso alla ragazzina. Ehilà. Ti sei fatta male? Chiesi con tono gentile, poi guardai un attimo in giro. Dov'è la tua mamma? E il tuo papà? Chiesi a quel punto. Raffredai la mia temperatura, tanto non dava nell'occhio, semplicemente la mia pelle era più fredda. Poi posai la mano intorno alla ferita. Sono una persona fredda, quindi ovviamente sentirai un pò di freddo, ma dispiacere non fà Commentai a quel punto. Infine aspettai che rispondesse. -
vadel .
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INTRIGO
Spostai una piccola parte della mia concentrazione per oscurare la mia presenza così da non essere vista dal ragazzo. Capelli scuri, occhi chiari.. l'altezza era giusta ed il posto anche. Non c'era nulla che mi poteva far pensare di aver sbagliato persona. Uscii dal vicolo con sicurezza, sapendo di non poter essere vista o udita. "Perlomeno è un bravo ragazzo" pensai con un sorriso sulle labbra mentre la bambina si asciugava le lacrime dagli occhi. Decisi di non farla parlare e, anche se non rispondeva affatto alle sue domande, la feci negare con la testa, la mano del ragazzo sembrava poter donare sollievo alla bambina, quindi lo lasciai fare. - Ma vediamo come te la cavi con qualcosa di più.. pesante - dissi sebbene la mia voce venne coperta da uno stridio lontano. Un rumore di ruote che sgommano pericolosamente e la puzza di bruciato si facevano sempre più prossimi. Sapevo che se volevo una dimostrazione pratica delle capacità del ragazzo dovevo subito metterlo alla prova senza lasciargli via di fuga. Avevo bisogno di vedere con i miei occhi la forza del suo potere, il controllo e la sua prontezza. Che c'era di meglio di un automobile che stava per schiantarsi? Un suv aveva perso il controllo e, svoltando per quella strada, si stava cappottando proprio in direzione di Kevin e della bambina. Quest'ultima emise un urlo così disperato da attirare su di se fin troppa attenzione, inchiodata al pavimento, in attesa di essere salvata. Più i secondi passavano e più l'impatto sembrava essere una triste realtà. Quel Suv nero si accartocciava ad ogni rimbalzo rendendolo quasi irriconoscibile, il rumore metallico dei tonfi era amplificato ed i vetri del parabrezza e dei finestrini stavano volando intorno al veicolo - Fermalo - dissi dopo aver creato tutto questo teatrino, lasciai che sentisse la mia voce come un soffio caldo nelle sue orecchie, così per spronarlo a reagire. Non aveva il tempo di salvare la bambina prendendola in braccio e trascinarla via dalla strada. Combattere o fuggire lasciando l'innocente indietro, non c'erano altre alternative. -
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Kevin Key - Icedragon
Sembrava che stesse meglio anche se non parlava, forse era muta. Era una possibilità anche quella. intanto sentì un rumore in lontananza. Non capivo bene cosa fosse. Poi l'urlo della bambina, rapidamente mi giro e noto un suv che perso il controllo, sta venendo contro di me. Se salvavo la bambina avrei attirato l'attenzione, forse sarei riuscito ad evitare la macchina se non avessi pensato alla bambina. Tuttavia la mia sete di approvazione non me lo permetteva. Posai una mano a terra. Esitai. Non avevo tempo, ma lo feci. Era tempo di agire. Mi avrebbero scoperto, la mia vita poteva essere messa a rischio. Indagini alla mia famiglia. A quel punto attivai i miei poteri. Avrei creato del ghiaccio per trasmetterlo alla strada per poi espanderlo nel bloccare le ruote all'auto. Avrei cercato di espanderlo anche nel'andare sotto a un tombino, magari qualcuno avrebbe pensato che veniva da qualche mutante rintanato nelle fogne, o almeno lo speravo non avevo scelta ahimè.. -
vadel .
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INTRIGO
La macchina si avvicinava così velocemente che al povero ragazzo non avevo lasciato tempo per pensarci sopra. Lo vidi accovacciarsi e mi avvicinai abbastanza da poter guardare la scena da vicino, sicura del fatto che lui non potesse vedermi. L'aria si stava facendo fredda, un freddo che proveniva dall'asfalto, dalla terra. Era bravo e sapeva controllare abbastanza bene i suoi poteri. Il Suv si stava velocemente coprendo di uno strato spesso di ghiaccio, le ruote si erano inchiodate a terra immobilizzando il veicolo in una posizione innaturale. Infatti solo due gomme poggiavano sulla strada, ferma in equilibrio come se il ragazzo avesse fermato il tempo. Sorrisi soddisfatta.
Tutto intorno a loro sembrava aver subito gli effetti del suo potere, la strada il marciapiede e i lampioni si erano velati di ghiaccio e i tombini erano saltati via coperti da tracce del suo operato. Uno scricchiolio proveniente dall'automobile chiedeva attenzioni. Il ghiaccio dello sportello del guidatore saltò via mentre veniva spalancato ed una giovane donna dai capelli neri ne usciva incolume. Ero io, o meglio, una copia di me. Lasciai un'espressione serena sul mio viso e feci avvicinare quella figura al punto dove mi trovavo io facendola poi sparire per prendere il suo posto.
Mi trovavo così, visibile tra lui e la macchina congelata. - Molto bene ragazzo - Dissi cercando di assumere un tono gentile. Guardai la bambina per un'ultima volta prima di farla svanire nel nulla - Sei stato gentile con la piccola e coraggioso nel salvarle la vita… Sono anche piacevolmente sorpresa per la tua furbizia - Continuai poi spostando l'attenzione sull'asfalto freddo e quei tombini che dovevano essere una pista sbagliata per quelli che si fossero dati la pena di indagare - Abbiamo bisogno di persone come te -. -
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Kevin Key - Icedragon
Ci riuscì. Nessuno sembrava essersene accorto. Meno male. Anche oggi si viene beccati domani, forse il mio "coraggio" verrà ricompensato, chissà. A quel punto notai che dalla macchina scese una ragazza, sicuramente più grande di me. Avrà avuto poco meno di trent'anni, ma era davvero graziosa. Non che fosse la cosa importante ora. Troppo serena, troppo tranquilla. Era una trappola? Forse un agente governativo. La bambina che avevo con me svanì. Mi alzai di scatto turbato, mi girai verso la ragazza alzando in segno di difesa un braccio ancora leggermente "fumante". Da come parlava sembrava avessi preso A a qualche compito di chimica a scuola, cosa mai successa per dire eh, ma comunque mi turbo la cosa. Ero confuso. Aveva capito il trucco del tombino? Sembrava di si, ma quella bambina finta mi faceva pensare che sapesse di me da prima di oggi, quindi era ovvio che fosse facile capire il trucco. Poi disse qualcosa che mi turbo. "Abbiamo bisogno"... Chi ha bisogno di me...E per cosa? Non capisco... Insomma tutto questo perchè? Chiesi poi rivelando tutto il mio stato interiore. Qualcuno mi cercava? io che stavo isolato infondo all'aula. Io che mangiavo in mensa da solo? Io che l'unica amicizia che avevo probabilmente era con mia sorella?No non capivo.. -
vadel .
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INTRIGO
Spostai l'attenzione dal ragazzo ai tombini. Davvero mi aspettavo molto meno. I miei uomini mi avevano parlato bene di lui ma non immaginavo tanto. Feci svanire la macchina alle mie spalle. Non avevo bisogno di guardarla per sapere che effetto facesse. Il ghiaccio cadeva rovinosamente a terra dal momento che non aveva più il Suv come sostegno. Piccole schegge di acqua ghiacciata che brillavano come cristalli, si spargevano ovunque su l'asfalto e lentamente sembrava sciogliersi senza lasciare traccia - Devi scusarmi per tutto questo ma dovevo essere sicura che fossi la persona che stavo cercando - Dissi ignorando per qualche momento le sue domande, non volevo vederlo andare in panico per quello che stava accadendo ma non poteva sapere che era tutto sotto controllo. Il governo aveva creato questo disagio tra i mutanti che li portava ad avere timore di tutto. Povero ragazzo, probabilmente non aveva conosco molte persone simili a lui, da quanto ne sapevo era anche il solo nella sua famiglia - Io sono Intrigo della Resistenza - Dissi rimanendo ferma a pochi passi da lui. - Siamo come te - Aprii la mano destra creando un piccolo rombo di ghiaccio che fluttuava e roteava sopra il mio palmo. Lo feci anche con la sinistra poco dopo, con la mano che ardeva tra le fiamme - Abbiamo avuto la fortuna ed il privilegio di poter sviluppare delle capacità straordinarie - Sorrisi per poi far svanire anche quelle due piccole illusioni - Capacità che gli umani non comprendono e non vogliono accettare. Noi lottiamo per i nostri diritti, lottiamo perché non dobbiamo essere costretti a nasconderci e a vergognarci per essere nati diversi - Azzardai con un paio di passi in sua direzione per avvicinarmi anche se di poco - Dimmi che non hai bisogno di sentirti libero, dimmi che anche tu vuoi smettere di vivere nell'ombra. -. -
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Kevin Key - Icedragon
La macchina svanì. Ormai era chiaro che era un mutante, ma la faccia stupita da ebete non potè togliermela nessuno per qualche momento. Illusioni? Manipolazione della materia? Oppure del sano mentalismo? Impossibile dirlo, tuttavia mi vennero molti dubbi. Le altre persone mi avevano visto? Insomma e il ghiaccio che c'era per strada? Come se lo sarebbero spiegato? Inoltre questa ragazza era reale o meno? Oppure poteva benissimo essere un avatar di qualcuno che non aveva molto apprezzato l'ultima visita allo specchio. Chissà. Molte domande, poche certezze. Tuttavia la ragazza parlò. Mi stavano cercando? Non so quanto potesse suonare bene. Se loro sapevano che ero un mutante... Bè poteva scoprirlo chiunque. Il panico era naturale per me. Non ci stavo capendo proprio nulla. Infine la ragazza rivelò il su nome... O meglio un nome "da supereroe" quale "Intrigo". Come nome per qualcuno che faceva sembrare avvenire cose che non avvengono ci stava davvero bene. I nomi da "supereroe" non sono cose che ho mai capito, un giorno chiederò a qualche mutante di spiegarmelo magari. Tuttavia tornai alle sue parole. "Della resistenza". Quella resistenza di cui avevo sentito parlare? Quella che difendeva i mutanti...Anzi se vogliamo stare alla tv "terroristi mutanti". Sembrava fossero proprio loro. Non avevo mai deciso se volevo ritenerli buoni o cattivi, onestamente non capivo il loro scopo. "Privilegio", "fortuna", "straordinarie" e "non vergognarsi" erano parole che io non avrei mai detto a nessuno. Insomma "mutanti e fieri"? Stava tornando di tendenza? Poi una orta di domanda, dopo che la ragazza si era avvicinata un poco. Ci riflettei. Volevo smettere di vivere nell'ombra? Avrei dovuto lasciare la mia famiglia probabilmente, ma allo stesso tempo potevo incontrare altri come me ed essere me stesso. Un'occasione che capita UNA volta nella vita. Ancora qualche istante di riflessione. Poi la decisione. Si, voglio smettere di stare nell'ombra, voglio essere me stesso alla luce del sole
Edited by Darkenes - 24/6/2016, 13:04. -
vadel .
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Alaska Jones - INTRIGO
« The only limit is your imagination »
Finalmente mi aveva dato la risposta che mi aspettavo. Povero ragazzo. Temevo di doverlo strappare dall'abbraccio caldo della sua famiglia, dall'affetto dei fratelli e dalla compagnia della fidanzata. Ma non era quella la vita che un giovane doveva essere costretto a vivere.
Lo avevo fatto anche io per un po'. Svegliarsi la mattina dopo aver passato la notte a creare mostri con la mia testa. Uscire di casa ed usare perennemente il mio potere per nascondere queste antiestetiche mani nere mi ritrovo. Tornare in una casa dove i familiari non ti capiscono e addirittura di evitano perché credono tu possa ferirli.
D'un tratto non mi sentivo più tanto in colpa per avergli fatto questa proposta, avrei dovuto solo preoccuparmi di non farlo imboccare nella scuola di Xavier. Io non recluto per gli altri. Mi era successo almeno cinque volte che i miei ragazzi venivano sedotti dalle nobili parole del Professor X e l'ultimo episodio mi aveva fatto molto male. Non li biasimavo per aver scelto di proteggere gli umani nonostante tutto ma non sopportavo il fatto che volessero rimanere cechi difronte a questa lotta.
Poi comunque, ne avevamo corrotti più noi di mutanti della scuola che Charles della Resistenza.
Feci un sorriso e gli tesi la mano coperta dal guanto, speravo davvero riuscisse a non congelarmi l'arto all'istante. - Allora aiutaci a far sì che la nuova generazione di mutanti non debba essere vittima di questo Governo. Che i nostri figli possano vivere sereni la loro mutazione e i nostri fratelli rinchiusi possano essere liberi di nuovo - Dietro di loro, a pochi passi, un uomo sulla cinquantina con il suo cane passeggiavano sul ghiaccio prodotto dal ragazzo senza farci caso. In effetti non avrebbero potuto notarlo dal momento che stavo oscurando il tutto, anche noi due, da occhi e orecchie indiscreti. - Vieni con me, dove ti porterò potrai essere te stesso.. veramente -. -
+1 .
Kevin Key - Icedragon
Data la mia risposta aspettai che dicesse qualcosa la ragazza che avevo davanti. Mi porse la sua mano, quindi gli porsi la mia per stringere la sua cercando di accennare un sorriso sul mio volto. Naturalmente anche se avevo la mano freddo sapevo evitare di congelare qualcuno. Poi fece un altro discorso carismatico. Ascoltai, ma non avev molto da dire. Sinceramente non ero uno da grandi discorsi. Notai allora che qualcuno si muoveva sul ghiaccio. Un uomo con un cane. Non si rendevano conto della situazione che li circondava, probabilmente era merito della ragazza che avevo davanti a me. Quindi questa mi chiese di seguirla. Mi avrebbe portato nel posto "dove potevo essere me stesso". Annuì. Va bene Commentai semplicemente a quel punto. Ero pronto a seguirla . Mi fidavo stranamente. -
vadel .
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Alaska Jones - INTRIGO
« The only limit is your imagination »
Feci un sorriso al ragazzo. Mi meravigliò il fatto che non mi avesse chiesto di poter salutare la famiglia, ma non gli avrei mai impedito di andarli a trovare. Solo, non subito. Avevo preparato i ragazzi della resistenza del suo arrivo, sebbene non ne potessi avere la certezza, era quasi ovvio che in qualche modo sarei riuscita a convincerlo a seguirmi.
Presi la mano del ragazzo e, continuando a tenerci oscurati da tutti. lo invitai a seguirmi per qualche metro, dove una moto nera da cross apparve all'improvviso - Non ho il casco mi dispiace. Sali ti porto a casa - Feci con sicurezza salendo a cavallo della mia moto. Era il veicolo più semplice da nascondere ed anche uno dei più veloci, quindi a meno che non mi veniva dato un passaggio o non avessi deciso di spostarmi a piedi. Direzione casa, il nostro quartier generale sotto terra, nascosto e ben protetto da tutti i mutanti che lì vivevano o frequentavano. Ero certa che il ragazzo sarebbe stato un'acquisto utile. Da quello che avevo potuto vedere, sarebbe potuto crescere in fretta se seguito dalle persone giuste.
Feci partire la moto stretta in vita dal ragazzo, un'occhiata alle mie spalle ed il fuoco si stava sciogliendo a vista d'occhio ormai. Anche se qualcuno avesse notato questa stranezza, non c'era più il problema di mettere in pericolo il ragazzo dato che stava venendo con me. Ci allontanammo in fretta dal luogo, nascosti dalle mie illusioni. -
+1 .
Kevin Key - Icedragon
La ragazza mi sorrise, divenni un pò rosso, insomma non mi capitava spesso che una ragazza mi sorridesse così tranquillamente. Insomma ero quello strano a scuola. Probabilmente sarei dovuto andare dalla mia famiglia, tuttavia sapevo bene che mio padre e mia madre sarebbero stati più sereni con me lontano. Mentre ero distratto da questi pensieri, la ragazza, Intrigo, mi prese per mano. "Ottimo sistema di reclutamento" pensai a quel punto. Non aveva freddo alle mani? Quei guanti forse erano sufficenti, meglio così. Non vorrei proprio farle del male.. Già la persona che mi tratta meglio (oltre a mia sorella) da anni probabilmente, certo anche colpa mia, ma che ci posso fare se creo ghiaccio. Mi portò dunque a una moto. Mi disse di non avere il casco. Se avessi avuto abbastanza controllo dei miei poteri avrei fatto si di generarne uno funzionale ed elagante, ma non ero proprio così bravo, anzi probabilmente mi sarei soffocato da solo conoscendomi... Si, è già successo una volta per sbaglio. Mi disse che mi avrebbe portato a casa. Salì in sella alla moto. Chissà com'era "casa". Mi strinsi ad Itringo, la cosa per me era un pelo imbarazzante, ma del resto in modo non potevo mica alzare le mani al cielo e urlare a caso. Quindi partimmo.. Direzione casa..
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